Lidl-Trek, Jakob Söderqvist promosso in prima squadra dal 2026: “Incredibile la crescita di questi ultimi due anni”

Jakob Söderqvist sarà promosso in prima squadra a fine stagione. Il gioiellino della Lidl – Trek, fresco di secondo posto alla Parigi – Roubaix di categoria in cui è arrivato in passerella con il compagno Albert Whiten Philipsen, in questo inizio di stagione aveva anche più volte mostrato le sue qualità correndo con profitto nella prima squadra, confermando quanto già fatto nella passata stagione, in cui aveva anche sfiorato il successo nel prologo del Tour de la Provence, battuto solamente dal suo capitano Mads Pedersen. Più volte vincitore nella categoria, come al Giro Next Gen nonché a Tour de Bretagne e Flèche du Sud, ma la corsa in cui ha forse maggiormente impressionato in questo inizio di stagione è stata la prestazione alla Bredene-Koksijde Classic, dove ha condotto il gruppo con grande efficacia per lanciare Edward Theuns verso il successo.

“Entrare nella squadra WorldTour significa iniziare un nuovo capitolo della mia carriera sportiva e un capitolo in cui le possibilità sono infinite – commenta il giovane svedese – Sono tutti passaggi che finora sognavo solamente. Mi sono reso conto che volevo vedere quanto sarei potuto diventare bravo, quindi questo capitolo riguarda il momento in cui avrò queste possibilità e cercherò di sfruttarle al massimo e di vedere quanto lontano potremo andare”.

Un passaggio atteso ovviamente dal corridore, che la squadra ha preferito far crescere un’altra stagione nel suo team giovanile prima di lanciarlo in massima categoria: “La conferma di entrare a far parte di una squadra WorldTour non è arrivata all’improvviso, ma è stata più che altro attesa, visto che l’anno scorso stavo ottenendo buoni risultati e sentivo di avere una conferma che poteva essere dietro l’angolo. Sapevo che le cose stavano andando bene, ma allo stesso tempo ero molto impegnato con tutto, quindi non ci ho riflettuto molto. Sapevo solo di essere sulla buona strada, ma poi mi sono seduto e ho capito in che posizione mi trovo in questo sport, ed è altrettanto incredibile la rapidità con cui sono progredito rispetto a uno o due anni fa, quando non sapevo se sarebbe stato possibile diventare un professionista. Ora siamo qui e questo è un grande sollievo in un certo senso, ma anche qualcosa che mi entusiasma per vedere come posso lavorare d’ora in poi sul mio terreno insieme a una squadra di altissimo livello”.

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